Šime Vulas, HRV
(Drvenik veli, Traù, Croazia, 1932 – Zagabria, Croazia, 2018)
È nato a Drvenik Veli vicino a Traù nel 1932. Si è laureato nel 1958 all’Accademia di belle arti di Zagabria, dove teneva lezioni. Dal 1958 al 1962 fu collaboratore del Laboratorio del maestro Vanja Radauš. Dal 1991 fu membro effettivo dell’HAZU (Accademia croata delle scienze e delle arti). All’inizio degli anni Sessanta, realizzava perlopiù in legno astratte e armoniche composizioni in verticale, con tono lirico, come Totem del 1960 e Zvono djetinjstva (Campana dell’infanzia) del 1963, dopodiché ingrandisce forme diverse trasformando superfici in masse disposte con cura, armoniche e monumentali nonostante le loro dimensioni (Napušteni tvrdalj (Fortezza abbandonata), 1976; Stablo (Albero), 1984; U znaku (Nel segno), 1989).
Sebbene del tutto non figurativa, la scultura di Vulas rileva un profondo legame con la tradizione dalmata e con la terra natia (Velike orgulje (Grande organo), 1965; Vinogradi (Vigneti), 1975; Jedra (Vele), 1987). Dal 1975 ha realizzato numerose sculture a soggetto biblico, caratterizzate da rapporti drammatici della massa, della luce e delle ombre, spesso accentuati con l’utilizzo di colori. Si è inoltre cimentato con la lavorazione dei metalli e del marmo.
È autore di numerosi monumenti e sculture in spazio pubblico. Una sua grande scultura in granito fu posta nel Parco olimpico di Seoul, nella Corea del Sud. Ha ricevuto il Premio Vladimir Nazor alla carriera nel 2010. È deceduto a Zagabria nel 2018.
Al Simposio Mediterraneo di scultura ha partecipato nel 1975.
Titolo: Vele
Anno: 1975
Dimensioni: H.l.L. 300 x 87 x 60 cm
Sito: Parco delle sculture Dubrova