Luciano Ceschia, ITA
(Tarcento, Italia, 1925 – Udine, Italia, 1991)
È nato a Tarcento, in Italia, nel 1925. Fu scultore senza formazione artistica classica, ha studiato scultura in diversi atelier e laboratori a Venezia, dove per un periodo fu alunno del Liceo artistico. Nel 1944 fu catturato e portato in Austria. Durante il 1948 e 1949 ha vissuto in Yugoslavia dove ha lavorato come designer di libri e riviste. Ritornato in Italia, all’inizio degli anni Cinquanta, ha iniziato a occuparsi di ceramica. Alla metà degli anni Sessanta ha iniziato ad esperimentare con tecniche nuove nella lavorazione della ceramica, e contemporaneamente si è dedicato al disegno e alla pittura. Dalla seconda metà degli anni Sessanta ha iniziato a utilizzare materiali nuovi, metallo, pietra, calcestruzzo e legno, introducendo nuovi motivi in scultura, di forme archetipiche, pulite e chiare, avvicinandosi all’arte astratta.
Tra le opere più importanti di Ceschia spiccano le sculture monumentali e le medaglie create negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.
Luciano Ceschia ha partecipato a diversi simposi di scultura. Ha esposto in molte mostre individuali e collettive, e la sua opera Velika vrata Hiroshime (La grande porta di Hiroshima) fu presentata al 31° Biennale di arte contemporanea di Venezia (1962), dove ha ricevuto il premio del Ministero dell’industria e commercio per la ceramica.
È deceduto a Udine (Italia), nel 1991.
Al Simposio Mediterraneo di scultura ha partecipato nel 1971.
Titolo: Cipressi
Anno: 1971
Dimensioni: H.l.L. 255 x 136 x 70 cm
Sito: Parco delle sculture Dubrova