Jozef Janković, SVK
(Bratislava, Slovacchia, 1937 – Bratislava, Slovacchia, 2017)
Nato a Bratislava, in Slovacchia, nel 1937. È uno dei più importanti scultori slovacchi della seconda metà del XX secolo. Ha studiato all’Accademia di belle arti di Bratislava dal 1956 al 1962. Iniziò a lavorare alla stessa Accademia nel 1990, e dal 1990 al 1994 ha svolto la funzione di rettore, mentre dal 1994 al 2007 ha lavorato come professore.
È autore di molte opere monumentali nell’architettura e nell’ambiente. Lo stile figurale e brutale delle sue opere, risultato della sintesi originale della Pop art, della Nuova figurazione e del Nuovo realismo, ha culminato nella seconda metà degli anni Sessanta del secolo scorso con la sua ricca serie di sculture, grazie alle quali è stato riconosciuto a livello internazionale. Pose la questione della corporeità umana in forma derivata, non autentica e deformata e con l’appello morale riuscì generalizzare metaforicamente la trauma esistenziale dell’uomo moderno e l’attuale contesto sociopolitico.
Durante la normalizzazione fu escluso dalla vita artistica. Di conseguenza, partecipò attivamente alla scena artistica informale con le sue “Piccole” opere (disegni e gioielli). La sua serie di sculture dal nome Obete varujú! (Le vittime allertano!), monumento alla Rivolata nazionale slovacca a Banska Bistrica (1965) fu rimossa durante la normalizzazione, ma nel 2004 fu di nuovo allestita. Fu uno dei primi artisti in Slovacchia che usò sistematicamente la grafica digitale. Negli anni Ottanta ritornò con grandi sculture e rilievi da camera.
È autore di sculture pubbliche in Croazia, Slovenia, Germania, Francia e Corea del Sud.
Ha esposto le sue opere in diverse mostre e retrospettive monografiche alla Galleria nazionale della Slovacchia (1997) e in molte mostre collettive nel mondo. Ha partecipato due volte alla Biennale di Venezia (1972 e 1995). Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti prestigiosi (Grand prix alla Biennale Danuvius di Bratislava nel 1968, alla Biennale di Parigi nel 1969, il Premio Herder, 1983, ecc.). È deceduto a Bratislava, in Slovacchia, nel 2017.
Al Simposio Mediterraneo di scultura ha partecipato due volte: nel 1985 e nel 1995.
Titolo: Crocifisso
Anno: 1995
Sito: Albona, Centro commemorativo
Titolo: Incursione
Anno: 1985
Dimensioni: H.l.L. 346 x 220 x 35 cm
Sito: Parco delle sculture Dubrova